Il disincanto
Il disincanto
PROGETTO FOTOGRAFICO
a cura di Marzia Rizzo

Il disincanto è un progetto fotografico che prende spunto dall’opera della pittrice Tamara Lempicka, che dipingeva prevalentemente donne della sua epoca, gli anni ’30, come fossero manichini, con una gestualità del corpo equilibrata per evidenziare le forme auree e la sensualità dello sguardo.
È proprio a partire dagli sguardi dolci e allo stesso tempo intriganti che l’autrice ha rielaborato l’opera di Tamara.
I soggetti delle sue fotografie non sono modelle, bensì attrici, che reinterpretano le donne dipinte, con uno taglio teatrale, al fine di rappresentare il femminile in un’emozione di fermezza e romanticismo allo stesso tempo.
La Lempicka amava la modernità. Era una donna intellettuale che frequentava la mondanità parigina, tedesca e italiana. La sua personalità complessa, trasgressiva e apertamente bisessuale la fecero diventare amica di D’ Annunzio, dei futuristi e del poeta Pierre Louys.
La modernità dei grattacieli di New York che lei inserisce come sfondo per dare profondità e risonanza geometrica alla figura, è indice di un’epoca che guarda al futuro con ottimismo.
Marzia al posto dei grattacieli inserisce una visione postmodernista, il disastro ecologico e ambientale della nostra epoca. Così lo sfondo nella versione fotografica diventa degradato, polveroso e fatiscente.
I soggetti fotografati non sembrano accorgersi dello squallore dei luoghi, così come l’umanità non sembra intuire l’attuale e futuro decadimento della società.
L’umanità vive un agognato disincanto.
ESPOSIZIONI
GALLERIA MERLINO
Firenze
FIERA INTERNAZIONALE
Innsbruck